CARPACCIO, Vittore (B. 1472, Venezia, d. 1526, Capodistria) il Cristo morto c. 1520 Tempera su tela, 145 x 185 cm Staatliche Museen, Berlino la qualità dell'uso del colore da parte di Carpaccio e il suo potere di espressione e invenzione diminuirono nei suoi ultimi dipinti religiosi, per la maggior parte giustiziato dai suoi assistenti. Ma in almeno due delle sue ultime opere, dove il soggetto stimolava la sua immaginazione, Carpaccio tornò ai livelli creativi dei suoi primi periodi. Il Cristo morto, che per pienezza e ricchezza di colore assomiglia alla lapidazione di Santo Stefano del 1520, è una versione successiva del

CARPACCIO, Vittore (B. 1472, Venezia, d. 1526, Capodistria) il Cristo morto c. 1520 Tempera su tela, 145 x 185 cm Staatliche Museen, Berlino la qualità dell'uso del colore da parte di Carpaccio e il suo potere di espressione e invenzione diminuirono nei suoi ultimi dipinti religiosi, per la maggior parte giustiziato dai suoi assistenti. Ma in almeno due delle sue ultime opere, dove il soggetto stimolava la sua immaginazione, Carpaccio tornò ai livelli creativi dei suoi primi periodi. Il Cristo morto, che per pienezza e ricchezza di colore assomiglia alla lapidazione di Santo Stefano del 1520, è una versione successiva del Foto Stock
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2910 x 2322 px | 24,6 x 19,7 cm | 9,7 x 7,7 inches | 300dpi

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