Questa serie di immagini dalla NASA il telescopio spaziale Spitzer mostra una massa scura di gas e polvere, chiamato un nucleo, dove le nuove stelle e pianeti è probabile che la molla verso l'alto. L'immagine sulla destra mostra il nucleo come si vede a lunghezze d'onda di luce a infrarossi (8 micron); quando vista a questa lunghezza d'onda, il core appare scura. L'immagine di mezzo mostra il nucleo come si vede in una più corta lunghezza d'onda a infrarossi (3,6 micron). In questa vista, il nucleo si accende perché è deviare starlight da stelle vicine. Questa luce inattesa, chiamato coreshine, racconta gli astronomi che la polvere che compongono il nucleo deve essere più grande

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This series of images from NASA's Spitzer Space Telescope shows a dark mass of gas and dust, called a core, where new stars and planets will likely spring up. The image on the far right shows the core as seen at longer wavelengths of infrared light (8 microns); when viewed at this wavelength, the core appears dark. The middle image shows the core as seen at a shorter infrared wavelength (3.6 microns). In this view, the core lights up because it is deflecting starlight from nearby stars. This unexpected light, called coreshine, tells astronomers that the dust making up the core must be bigger than previously thought -- smaller particles would not have been big enough to scatter the light. The image on the left is a combination of the other two images. This particular core lies deep within a larger dark cloud called L183. Spitzer's infrared vision allows it to peer into the dark cloud to see the even darker cores buried inside. The observations were made with Spitzer's infrared array camera (IRAC). 22Coreshine22 in the L183 Dark Cloud

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