Giorgi Begiashvili (50 a sinistra) e Humber Begiashvili (77 a destra), seduti nel loro cortile. Come ha detto Giorgi e suo padre in circa 100 metri ci sono russi, che controllano il territorio occupato e recinzioni spinato di filo che vengono spostate di volta in volta. Come gli abitanti del villaggio sono spaventati vivere nella zona di paura, a Mejvriskhevi, Georgia il 15 ottobre 2022. Sono passati 14 anni dalla seconda invasione della regione dell'Ossezia meridionale della Georgia. La seconda volta che le forze militari russe sequestrarono con successo il territorio, iniziò il suo riconoscimento come stato di fatto dell'Ossezia meridionale. Oggi, le statistiche lo dimostrano

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• Data acquisizione: 15 ottobre 2022
• Fotografo: Sipa USA

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Giorgi Begiashvili (50 left) and Jumber Begiashvili (77 right), sitting in their yard. As Giorgi and his father mentioned in about 100 meters there are Russians, controlling the Occupied territory and wire barbed fences which are being moved time by time. As villagers are scared living in the fear zone, in Mejvriskhevi, Georgia on October 15, 2022. 14 years have passed since the second invasion of Georgia’s South Ossetia region. The second time Russian military forces successfully seized the territory, it began its recognition as the De-facto state of South Ossetia. Today, statistics show that 20% of Georgia is occupied by Russia.     After the war, the period became very hard for many Georgians, and for those people who were living in occupied territory. After the conflict Russia granted Russian passports to those who remained under the control of separatist forces and applied new policies, restricting Georgian as the main language, and disallowing crossing the De-facto border without a reason.   Today, there are more than 10, 000 displaced people since the events of 2008. (Photo By Nicolo Vincenzo Malvestuto/Sipa USA) **Additional Text Available***

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