Gli aspri e indomabili muletti cinesi noti ai birmani come Panthay, e ai thailandesi e al Laos come Haw o Chin Haw, erano, e in qualche misura sono ancora, i padroni del Triangolo d'Oro. Certamente erano i commercianti per eccellenza, penetrando nelle più remote zone di territorio proibito come gli Stati Wa, mentre allo stesso tempo le loro carovane di mulo, piene di tutto, dalle pietre preziose e dalla giada alle pentole di oppio e di rame, commerciate fino a Luang Prabang in Laos, Moulmein in Birmania, Dali e Kunming a Yunnan, e Chiang mai nel nord della Thailandia. Doi Mae Salong era un tempo un impo

Gli aspri e indomabili muletti cinesi noti ai birmani come Panthay, e ai thailandesi e al Laos come Haw o Chin Haw, erano, e in qualche misura sono ancora, i padroni del Triangolo d'Oro. Certamente erano i commercianti per eccellenza, penetrando nelle più remote zone di territorio proibito come gli Stati Wa, mentre allo stesso tempo le loro carovane di mulo, piene di tutto, dalle pietre preziose e dalla giada alle pentole di oppio e di rame, commerciate fino a Luang Prabang in Laos, Moulmein in Birmania, Dali e Kunming a Yunnan, e Chiang mai nel nord della Thailandia. Doi Mae Salong era un tempo un impo Foto Stock
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Data acquisizione:

25 agosto 2012

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