Jan Malderus, Vescovo di Anversa, fine 18th secolo, manifattura arazzata imperiale russa, copione cirillico di San Pietroburgo su una targa fittizia che adorna una cornice trompe l’oeil identifica “A.. Van Dyck”, l’artista della pittura imita questo arazzo. Arazzi figurativi su larga scala come questo erano stati tessuti a San Pietroburgo da almeno il 1716 quando Pietro il Grande fondò un laboratorio di tessitura di arazzi sotto protezione regale; nel 1756, i suoi tessitori furono diretti da Jean Baptiste Rondet, che aveva lavorato alla grande Manufacture Royale des Gobelins a Parigi. Questo arazzo, tessuto durante il reig

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• Data acquisizione: 22 gennaio 2022

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Jan Malderus, Bishop of Antwerp late 18th century Imperial Russian Tapestry Manufactory, Saint Petersburg Cyrillic script on a fictive plaque adorning a trompe l’oeil frame identifies “A. Van Dyck”, the artist of the painting this tapestry imitates. Large-scale figurative tapestries like this one had been woven in Saint Petersburg since at least 1716 when Peter the Great founded a tapestry weaving workshop under royal protection; by 1756, its weavers were directed by Jean Baptiste Rondet, who had worked at the great Manufacture Royale des Gobelins in Paris. This tapestry, woven during the reign of Empress Catherine II of Russia, was probably entirely the work of Russian weavers. It is part of a large group of technically proficient tapestries modelled after paintings in the Russian royal collection; in this instance, the painting- now in the Hermitage- is a contemporary copy of Van Dyck’s original portrait of Malderus, which is in the Museum of Fine Arts, Antwerp.. Jan Malderus, Bishop of Antwerp 227733