. La testa nel muro : afilosofia . eci minuti il vostro arivo. Perdonate. Perdonate il bacio che vi hodato senza messaggio sulla mano che ho vivoritratta a marmo, nella corte del vostro palazzo. 23 Dovevo baciarla, come ho baciato il braccionudo di marmo di Paolina Borghese. Non ceraloriginale. È un maggio, contessa, com Ella ricevenelle teste sonore e piene dininghi dalle per-sone rispettabili che non voglione somigliarmi. 10 vidi chiaramente che lassassinio è unamolla della vita. Ho ucciso meno DELLAMORE e della Scienzacon lo stesso fine.... Vi rirrazio di averne ai miei occhi una ma
1410 x 1773 px | 23,9 x 30 cm | 9,4 x 11,8 inches | 150dpi
Altre informazioni:
Questa foto è un'immagine di pubblico dominio, il che significa che il copyright è scaduto o che il titolare del copyright ha rinunciato a tale diritto. Alamy addebita un costo per l'accesso alla copia ad alta risoluzione dell'immagine.
Questa immagine potrebbe avere delle imperfezioni perché è storica o di reportage.
. La testa nel muro : afilosofia . eci minuti il vostro arrivo. Perdonate. Perdonate il bacio che vi hodato senza permesso sulla mano che ho vistoritratta in marmo, nella corte del vostro palazzo. — 23 — Dovevo baciarla, come ho baciato il braccionudo di marmo di Paolina Borghese. Non ceraloriginale. È un omaggio, contessa, com Ella ricevenelle feste sonore e piene dintrighi dalle per-sone rispettabili che non vogliono somigliarmi. 10 vidi chiaramente che lassassinio è unamolla della vita. Ho ucciso meno dellAmore e della Scienzacon lo stesso fine.... Vi ringrazio di avere ai miei occhi una manocosì bella ». Era spirato da tempo il secolo decimottavo. La zia molto dabbene contando la storia siguardava la mano senza dare a vedere. Parlava ora distratta ora attratta.... si ricor-dava del vagabondo.... non laveva rivisto.... « Aspetto.... che un altro rapace mi baci lamano.... » diceva. 11 bandito e la contessa morirono di un maleche brucia i polmoni. Un soffio di Vita uno dAmore e linvisibilemorte. METEMPSICOSI. ra la strada accecante nel-lora meridiana come una lan-cia immensa poggiata sullaterra; una lancia che uccidasenza ferire. Diritta — piana — asse-tata. Un uomo camminava nelfosso, a lato, cercando ai piedi un po di frescura.Era vecchio ; pareva un santo o un vagabondo.Curvo — scopriva il volto — la gran barbagrigia e il naso adunco; sindovinavano le so-pracciglia folte, le rughe profonde e gli occhinerissimi. Il cappello ampio e stracciato macchiava ilvolto di nero e dargento. Guardava la terra; sentiva che il sole e laneve bruciano le idee. — 28 — Camminava; senza riposo, come chi ha vi-cino la mèta — come chi non ha mèta. Il sonno del mondo in quellora lo rendevamaestoso. Sapeva di essere solo. Le cicale cantavano e luomo avea per fineil cammino come la cicala il suo canto. A un tratto, rallentando, allungò una mano, raccolse da un greppo qualcosa, e riprese Tir-regolare andatura con la fronte più curva. Strinse nella tasca loggett