Paesaggio con rovine e figure classiche, circa 1725-1730. In questa fantastica vista, Marco Ricci combinava antichi monumenti romani, come un obelisco, sezioni di templi e statue, per creare una scena pittoresca e suggestiva del potere del mondo antico. Nell'ultimo decennio della sua vita, Ricci si specializzò in tali visioni teatrali e utilizzò ripetutamente gli stessi monumenti in diverse composizioni. Come al solito, suo zio Sebastiano Ricci dipinse le figure rustiche, che sono quasi perdute tra le colossali rovine.

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