Sei Profeti e Sibille: Il profeta Gioele, primi anni del 1570. Giorgio Ghisi (italiano, 1520-1582), dopo Michelangelo Buonarroti (italiano, 1475-1564). Incisione; foglio: 55.9 x 41.5 cm (22 x 16 5/16 poll.); supporto secondario: 57.7 x 42.9 cm (22 11/16 x 16 7/8 poll.). Durante il 1500 il soffitto della Cappella Sistina di Michelangelo era raramente aperto al pubblico e quindi per la maggior parte inaccessibile. Gli artisti, tuttavia, erano generalmente autorizzati a visitare la cappella per studiare e fare disegni dai dipinti. Giorgio Ghisi lo fece nel 1540 e creò incisioni di sei profeti e sibille della cappella. Il suo Prop

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Six Prophets and Sibyls: The Prophet Joel, early 1570s. Giorgio Ghisi (Italian, 1520-1582), after Michelangelo Buonarroti (Italian, 1475-1564). Engraving; sheet: 55.9 x 41.5 cm (22 x 16 5/16 in.); secondary support: 57.7 x 42.9 cm (22 11/16 x 16 7/8 in.). During the 1500s Michelangelo’s Sistine Chapel ceiling was rarely open to the public and thus for the most part inaccessible. Artists, however, were generally allowed to visit the chapel to study and make drawings from the paintings. Giorgio Ghisi did so in the 1540s and created engravings of six of the chapel’s prophets and sybils. His Prophet Joel accurately reproduces the pose, costume elements, and architectural detail of the figure in a voluminous engraving technique, with dramatic darks and lights that evoke the three-dimensional forms of sculpture. Engravings such as this spread Michelangelo’s inventions throughout Europe, but in pieces: one still had to visit the chapel to see the whole composition.