Vaso canopico inscritto per Minmose ca. 1450–1400 a.C. nuovo Regno il proprietario di questo vaso canopico era Mumose, capitano di truppa il cui nome e titolo compaiono nella colonna di sinistra dell'iscrizione. Il resto del testo invoca la dea Nefthys e il dio Imsety, chiedendo la loro protezione per il contenuto del vaso. Nefthys era una delle quattro dee che proteggevano i morti, e Imsety era uno dei 'quattro figli di Horus' che proteggevano i quattro organi interni che erano stati rimossi dal corpo durante la mummificazione. Imsety era solitamente collegato con la dea Isis per proteggere il tha canopico del vaso

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• Data acquisizione: 19 gennaio 2022

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Canopic jar inscribed for Minmose ca. 1450–1400 B.C. New Kingdom The owner of this canopic jar was Minmose, a troop captain whose name and title appear in the left hand column of the inscription. The rest of the text invokes the goddess Nephthys and the god Imsety, asking their protection for the contents of the jar. Nephthys was one of the four goddesses who protected the dead, and Imsety was one of the "four sons of Horus" who protected the four internal organs that were removed from the body during mummification. Imsety was usually linked with the goddess Isis to protect the canopic jar that held a person's liver. The association of Nephthys with Imsety in this inscription is a variant that is sometimes found in the New Kingdom.Traces of a pigment known as Egyptian blue are still visible in the hieroglyphs. The eyebrows, the pupils, and the cosmetic lines around the eyes were also originally painted.. Canopic jar inscribed for Minmose. ca. 1450–1400 B.C.. Travertine (Egyptian alabaster), paint, Egyptian blue. New Kingdom. From Egypt. probably mid-Dynasty 18